Situazione drammatica alla ex Over Meccanica: la storica fabbrica veronese sta per chiudere e 190 famiglie stanno per rimanere senza futuro
“Si doveva pensarci prima!” Questo il commento più diffuso tra i lavoratori e le lavoratrici della ex Over Meccanica di borgo Roma. Sembra infatti che, dopo le promesse di acquisto definitivo formulate ormai un anno fa dalla francese ABK Machinery, le trattative si siano definitivamente bloccate. E a questo punto soltanto un miracolo sembra poter salvare i 190 posti di lavoro della storica fabbrica veronese.
Tuttavia il clima che regna nei cortili fuori dalle officine è tutt’altro che di rassegnazione. I lavoratori e le lavoratrici hanno infatti reagito auto-organizzandosi, decisi a difendere il lavoro fino all’ultimo. Già da mercoledì scorso sono state bloccate le uscite, per impedire che i materiali ancora presenti nei capannoni venissero portati via senza che prima fosse stata trovata una soluzione condivisa. I delegati sindacali sono riusciti, anche se tardivamente, ad ottenere l’apertura di un tavolo di crisi con il Ministero delle Attività Produttive. Tavolo al quale i rappresentanti di ABK hanno già fatto sapere di non voler sedere.
Per sollevare l’attenzione sulla questione e chiedere la solidarietà attiva di tutta la cittadinanza è stato convocato un presidio sotto al Comune di Verona per domani, giovedì 8 maggio, alle ore 15.00. Inoltre i lavoratori e le lavoratrici hanno già proclamato un corteo cittadino per venerdì 9 maggio, che partirà nei pressi di Porta Palio alle ore 10.00 per dirigersi verso Piazza dei Signori, sede della Prefettura.
Ma non finisce qui, perché, nel caso ovviamente che tutte le altre possibilità in campo vadano ad esaurirsi (come purtroppo è tuttavia sempre più probabile), si pensa anche di costituire un presidio permanente all’interno della fabbrica. Lo scopo? <<Semplice: – dicono – Autogestione!>>.
Molto dipenderà senz’altro dalla risposta che darà la città. Se non c’è certo da aspettarsi un qualsiasi tipo di intervento dal sindaco Flavio Tosi (troppo impegnato a lamentarsi dei torti arbitrali a sfavore dell’Hellas Verona), sarà interessante vedere le soluzioni che proporrà il governo. Anche se, a giudicare dalla ennesima compressione dei diritti dei lavoratori contenuta nel recente Job Act, anche dalle parti di Palazzo Chigi non sembra tirare una gran bella aria.
Redazione