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30/04/2008 – 30/04/2014: LA VERONA ANTIFASCISTA RICORDA NICOLA TOMMASOLI, VITTIMA DELL’ODIO FASCISTA

May 1st, 2014 Comments off

Ieri, 30 Aprile, si è svolta la commemorazione della morte di Nicola Tommasoli, aggredito selvaggiamente in quella stessa notte del 2008 e scomparso dopo cinque giorni trascorsi in ospedale. Un centinaio di persone si sono ritrovate a porta Leoni, lì dove le cieche botte si scatenarono ferocemente su Nicola, per condannare la violenza fascista, razzista e xenofoba; dall’impianto di amplificazione é stato ricordato che non bisogna restare inermi di fronte a fatti simili. “Troppo spesso si è indifferenti e incapaci di comprendere che l’antifascismo è soprattutto un vivere quotidiano e non un discorso da pronunciare nei pressi di un monumento ai caduti o con una corona di fiori”. Chiaro il riferimento all’amministrazione del sindaco Flavio Tosi, più volte al centro delle polemiche per la sua connivenza con gli ambienti dell’estrema destra.IMG-20140430-03096

Vari interventi si sono susseguiti, tra i quali va sottolineata la testimonianza di alcun* compagn* dell’Assemblea Antifascista di Trento: in seguito all’esplosione di una bomba posta da anonimi di fronte la sede di Casa Pound, la reazione violenta e squadrista non si è fatta attendere. Vittime ne sono state tante persone, non sempre appartenenti a specifici gruppi politici. Quanto sta avvenendo lì è indice di una sostanziale, operativa e crescente presenza di forze di estrema destra, alle quali non va lasciato alcuno spazio!

Come da programma, al termine del presidio è partito un corteo per le vie del centro storico. Passando davanti a san Fermo si è voluta ricordare l’ennesima aggressione di cui furono vittime qualche mese fa due persone che si trovavano nei pressi della chiesa. Gli assalitori sono sempre persone legati agli ambienti dell’estrema destra veronese.

IMG-20140430-03111Percorrendo il Lungadige Rubele il corteo è giunto in Piazza delle Poste, dove sotto il portico adiacente al Cortile del Tribunale è stato allestito un palco. Qui si è svolto il resto della serata.

Sul palco l’attore e regista di teatro Stefano Paiusco. Poi i musicisti veronesi Teo Ederle e The Swing Block. Teatro e musica hanno espanso le loro voci e i loro suoni colorando l’aria cupa dell’area circostante, ultimamente al centro dell’attenzione perchè indicata come luogo di degrado a causa della presenza di persone senza fissa dimora. Ai senzatetto (su iniziativa del Kollettivo Autonomo Antifascista Verona e del Circolo Pink) sono stati distribuiti cibo e bevande, infrangendo uno dei divieti più recenti imposto da Tosi.

Ad intervallare la musica altri interventi degli antifasciti hanno ricordato per l’ennesima volta che “Nicola Tommasoli era in piazza con tutti noi per dire che ciò che accaduto non dovrà ripetersi. Una vita è stata spezzata dall’odio feroce e cieco, dall’ingnoranza e dall’indifferenza. Memoria vuol dire riaffermare con forza i valori che vogliamo trasformino Verona: non vogliamo più la città di oggi, immobilizzata da una borghesia nauseante, da un fascismo dilagante e con piazze grigie e svuotate di socialità”.

Redazione

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The Road

April 26th, 2014 Comments off

Tratta dall’omonimo libro di Cormac Mccarthy vincitore del pulitzer nel 2007.

La strada, è il cammino, l’ultimo viaggio di un’umanità spezzata e violentata. Struggente, spesso duro, con piccoli momenti di gioia, è una storia che permette di riflettere su molte tematiche e problematiche attuali, dall’ambiente alla società.
Ambientato in un probabile-remoto-prossimo futuro post-apocalittico, il film narra la storia struggente di un padre (Viggo Mortensen) e di suo figlio nel viaggio lungo la strada per la sopravvivenza in un mondo morente. Un’ipotetica storia di quel che sarà dell’uomo nella sua involuzione animalesca, quando desolazione, tristezza, disperazione e distruzione abiteranno la terra. Ma non solo. Il film è una lezione di vita, un racconto che permette di scoprire che sulla strada, nel mezzo di un panorama angosciante, ci sono anche cose belle. Il film rispecchia l’atmosfera trasmessa dal libro, un mondo cupo dove la speranza è un piccolo bagliore che ancora guida l’uomo nella sua esistenza. Questo è un film simbolico, dove l’analisi continua di bene e male condurrà in un sogno grigio dove l’umanità viene rimessa in discussione. La drammatica sensazione di irrequietezza viene spinta al limite ed accompagnerà lo spettatore per buona parte del film, lasciando però ancora spazio alla razionalità ed all’integrità dell’essere umano. Il pregio di The Road è che ci mostra della bellezza anche nella rappresentazione della fine del mondo che conosciamo.
Il libro permette egregiamente di immaginare la storia grazie alle parole dell’autore, il film invece non lascia molto spazio alla fantasia. Il regista, lo scenografo, il fotografo, gli attori descrivono il racconto in maniera eccellente e dettagliata: si è consapevoli di aver visto gli ultimi e terribili istanti dell’umanità.
The Road è in molti punti lento, non presenta particolari innovazioni dal punto di vista tecnico, ma è girato magistralmente.
Si consiglia di leggere il libro prima di vedere il film, un romanzo scritto molto bene e che accompagna sino alla fine in modo abbastanza scorrevole.

THE ROAD
2009
di John Hillcoat
con Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee

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Sollevare una Generazione Report assemblea nazionale 25, 26 gennaio 2014

April 26th, 2014 Comments off

La condizione dei giovani nella crisi, il continuo aumentare della disoccupazione giovanile e dell’abbandono scolastico, le politiche di austerità incessanti, le scuole come magazzini di futuri precari privi di consapevolezza; questi sono stati gli argomenti da cui siamo partiti nell’assemblea nazionale del network StudAut che si è tenuta al Laboratorio Crash di Bologna il 25-26 Gennaio 2014.Un’assemblea ampia e partecipata che ha visto allargarsi a cinque nuove città la rete di StudAut, ricca di riflessioni e capace anche dell’autocritica necessaria a continuare a far crescere le lotte. Dall’assemblea di apertura abbiamo potuto confrontarci città per città sull’Autunno di lotte appena trascorso, constatando i punti di continuità che si sono manifestati nella maggior parte delle città presenti: da un lato la capacità di costruire vertenzialità autonoma partendo dai bisogni degli studenti, colpendo le istituzioni locali e rovesciando il tavolo ad ogni trattativa; dall’altro la connessione tra lotte studentesche e lotte sociali di ogni tipo (dal movimento per l’abitare, alle lotte operaie ed alle lotte ambientali), direzione in cui ancora grandi passi vanno compiuti. Questa sintonia tra i movimenti studenteschi in grado di portare le loro istanze in piazza e gli altri movimenti che attraversano le metropoli ed i territori ci dimostra che, pur manifestando bisogni specifici (trasporti, libri, edilizia scolastica…), gli studenti stanno costruendo una consapevolezza del contesto di austerity diffusa che li circonda e sono pronti a combatterla.
All’interno del tavolo assembleare su comunicazione e contro-informazione abbiamo anche discusso e lanciato la campagna NoInvalsi, contro i test della scuola-azienda che continuano a vederci come numeri e merci, svilendo la capacità critica sin dai primi anni di scuola elementare e imponendo le riforme nelle scuole. Cominceremo così da subito a informare e costruire consapevolezza per far si che il 13 Maggio, dentro le scuole, tanti test vengano lasciati in bianco. Nei giorni immediatamente precedenti ed in particolare il 12 Maggio ci mobiliteremo per dar voce e forza a questa campagna.L’elemento comune più discusso e ritenuto significativo però è stato soprattutto il ricambio generazionale e i nuovi soggetti che attraversano le piazze e le animano di conflitto. I protagonisti delle grandi esplosioni che si sono viste in alcune città (ma anche dei percorsi intrapresi dai collettivi di tutta Italia) sono studenti degli istituti e dei professionali, sono migranti e figli di proletari e molte volte non sono nemmeno più studenti ma hanno lasciato la scuola (prematuramente o non). In questa nuova composizione di piazza vediamo soggetti meno politicizzati, più spontanei nelle pratiche e nella visione delle lotte, molte volte presenti in piazza solo per sfogare una rabbia intrinseca e spontanea.
Così l’occhio dei movimenti deve allargare il proprio orizzonte e cominciare a guardare a tutta una generazione, includere gli studenti in un bacino più ampio: i giovani. Il compito dei collettivi diviene attraversare i quartieri e gli istituti, per inchiestare ed aggregare un soggetto sociale che non ha prospettive ne per il proprio presente ne per il proprio futuro, che vive una condizione di assoluta incertezza e precarietà (spesso senza nemmeno esserne consapevole), che rifiuta la scuola come luogo di controllo ed oppressione incapace di offrirgli alcun sapere, che in molti casi è ostile o diffidente agli approcci ed i linguaggi tradizionali dei movimenti studenteschi ma si riconosce nelle pratiche del blocco, del corteo selvaggio e dell’assedio.
Per procedere in questa direzione e consolidare il ponte tra movimenti studenteschi e i movimenti che hanno dato vita alla sollevazione del 19 Ottobre abbiamo messo in agenda alcune date:
-Il 7 Marzo daremo vita ad una giornata di mobilitazione studentesca contro la disoccupazione giovanile e la precarietà, che faccia una voce unica di tutti i percorsi di lotta intrapresi quest’Autunno e rilanci verso l’assedio al vertice UE, che si terrà ad Aprile a Roma.
Contestare quella riunione, dove i grandi potenti d’Europa terranno un incontro sulla disoccupazione giovanile (la cui stima in Italia si avvicina al 50% mese dopo mese) significa rifiutare nettamente l’austerità e la crisi che ci stanno facendo subire, privandoci di ogni dignità e prospettiva futura.
Ad Aprile le forze che hanno dato la spinta al 19 Ottobre convergeranno nuovamente: studenti, precari, disoccupati, lavoratori, movimenti per la casa, movimenti contro le grandi opere e la devastazione ambientale si solleveranno e busseranno alle porte dei poteri forti europei.

www.studaut.it

Lega ladrona! L’ autonomia dal basso non perdona!

April 26th, 2014 Comments off

Si è conclusa la giornata di mobilitazione contro i leghisti che questo pomeriggio hanno invaso la città, richiamati all’ordine dai loro porci comandanti, in difesa degli arrestati nei giorni scorsi, accusati di aver creato un’ associazione con finalità di terrorismo, eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. I leader della Lega Nord (Salvini, Tosi, Bossi, Maroni, ecc…), è bene ricordarlo, sono gli stessi signori che hanno consentito, con la loro permanenza al governo per vent’anni, che la destra neoliberista berlusconiana distruggesse completamente quel poco di stato sociale rimasto in piedi dalle lotte degli anni ’70. Gli stessi signori che hanno reso invivibili città altrimenti splendide, come Verona, grazie ai loro folli deliri securitari infarciti di propaganda xenofoba della peggior specie. Gli stessi signori che siedono in parlamento da vent’anni, e che governano le tre più popolose regioni del nord senza essere in grado di ostacolare il furto perpetrato impunemente, ai danni delle classi sociali più deboli, da parte di governi, banche e multinazionali. Gli stessi che hanno firmato le leggi più infami del ventennio berlusconiano, come la Bossi-Fini, che ha scientificamente abolito il “diritto alla dignità” dei cittadini migranti e contribuito a condurre alla barbarie i rapporti umani in una società già gravemente impoverita dalla crisi economica e dall’Austerity della trojka (FMI-UE-BCE). Gli stessi che fanno affari coi soldi pubblici con la ‘ndrangheta mentre consentono speculazioni mastodontiche che devastano i nostri territori, altroché “padroni a casa nostra“!
Gli stessi che nascondono diamanti in Nuova Zelanda mentre pensionati ed operai non arrivano alla fine del mese, vengono sfrattati e gettati in strada grazie alle loro scellerate politiche ultraconservatrici.Oggi un gruppo di militant* antifascist*, si è diretto in piazza dei Signori, tentando di interrompere il comizio in corso e costringendo i celerini a “blindare” la piazza per difendere i leghisti. L’intervento delle forze dell’Ordine ha obbligato i/le militant* a ripiegare. Un secondo tentativo di avvicinarsi alla piazza è stato stroncato nei pressi di piazza Erbe dalla polizia che è riuscita a fermare e identificare alcun* compagn* che hanno tentato la fuga tra i vicoli del centro cittadino.
Abbiamo voluto ribadire , con la rabbia repressa e accumulata nei mesi e anni passati a ingoiare la merda di questa città e della politica di Tosi&co, che la Lega non è ben voluta. Continueremo ogni giorno ad opporci, raccoglieremo le macerie sociali, risultato di vent’anni di governi neoliberisti, rivolgendo verso i responsabili di questo vuoto sociale (sotto forma di conflitto) la rabbia accumulata e il bisogno di riappropriazione di spazi e diritti. L’obiettivo è un percorso politico autonomo che rappresenti un’alternativa per Verona, da troppo tempo soffocata sotto una cappa di ottusità, ignoranza e intolleranza.

Kollettivo Autonomo Antifascista Verona